RIFKIN’S FESTIVAL
di Woody Allen
Genere: Commedia. Origine: USA. Distribuzione: Vision. Interpreti: Gina Gershon, Wallace Shawn, Louis Garrel, Christoph Waltz, Elena Anaya.
Sarebbe davvero ingiusto non riconoscere a uno degli autori più iconici del cinema mondiale la capacità di assicurare al pubblico, nei suoi canonici 90 minuti, il piacere della visione e del racconto, l’intelligenza di una battuta, il gusto di una raffinata autoironia. La commedia di Allen, che può ancora una volta contare sulla fotografia di Vittorio Storaro, è un omaggio al potere del cinema, alla bellezza dei luoghi dove lo si celebra, alla magnifica ossessione di cui è vittima anche il protagonista, i cui sogni, anche quelli a occhi aperti, rievocano con esiti esilaranti il cinema di Bergman e Fellini, Truffaut e Godard, Buñuel e Lelouche. Rifkin’s Festival rappresenta in un certo senso un ritorno al passato per il regista, con una commedia dolceamara in cui gli aspetti più caratteristici della sua produzione artistica trovano spazio in maniera calcolata e metodica. Gli elementi costanti della retorica di Allen ricorrono con numerosi riferimenti alla storia del cinema, alla psicoanalisi e alla satira politica e sociale. Rifkin’s Festival è un film caratterizzato dalla presenza di molti aspetti dello stile di Allen in un concentrato di ironia sottile e tributi cinefili carichi di nostalgia.
Venerdì 28 ore 20,30 – Sabato 29 ore 18,00 e 20,30 – Domenica 30 ore 18,00 e 20,30 – Lunedì 31 ore 20,30
MATERNAL
di Maura Delpero
Genere: Drammatico. Origine: Italia, Argentina. Distribuzione: Lucky Red. Interpreti: Lidiya Liberman, Agustina Malale, Denise Carrizo.
Festival di Locarno: Menzione speciale della giuria del Concorso internazionale, Premio Europa Cinemas Label, Premio della Giuria ecumenica, Secondo premio della Giuria dei Giovani.
Maternal è ambientato a Buenos Aires in un convento di suore italo-argentino che accoglie ragazze adolescenti madri. Il film vede al centro del racconto tre giovani donne molto diverse tra loro le cui storie si intrecciano e influenzano le loro vite. Suor Paola è una giovane suora che arriva dall’Italia per terminare il suo periodo di formazione e prendere i voti perpetui. Lu e Fati sono invece due madri minorenni, la cui vita è stata radicalmente trasformata. Il convento sarà il luogo di un forte corto circuito emotivo: le giovani ragazze madri, che mal sostengono il peso della loro precoce responsabilità, si confronteranno quotidianamente con le suore che le hanno accolte, che hanno scelto di non essere madri ma che hanno un forte desiderio di maternità. Il film tocca tematiche come l’amore, la sollecitudine verso i figli, affrontandole con molta delicatezza. Si entra così in un microcosmo fatto di diverse voci e di una grande complessità sociale, politica e spirituale; un microcosmo proiettato verso la ricerca costante di verità. Sotto una forma altamente estetica, la regista riesce a confrontarsi con delle domande morali universali, raccontando mille modi di essere madri, anche quelli sbagliati, in un ritratto tutto al femminile pieno di umanità.
Martedì 1 ore 20,30 e Mercoledì 2 ore 18,00 e 20,30
IL CATTIVO POETA
di Gianluca Iodice
Genere: Drammatico. Origine: Italia. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Sergio Castellitto, Francesco Patanè, Tommaso Ragno, Fausto Russo Alesi, Massimiliano Rossi.
Il film è incentrato sulla figura di Gabriele D’Annunzio, interpretato da Sergio Castellitto e racconta gli ultimi anni di vita del poeta-vate, delineando il ritratto di uno dei personaggi più rilevanti della letteratura italiana del 900 e della storia recente del nostro paese e anche uno dei più discussi. Il film, raccontato attraverso una seconda persona, affronta il tema dei rapporti tra D’Annunzio e il fascismo. Siamo nel 1936 e Giovanni Comini è stato appena promosso al ruolo di federale, divenendo il più giovane in Italia a ricoprire questa carica. A favorirlo è stato Achille Starace, il segretario del Partito Fascista, secondo solo a Mussolini e mentore di Comini. Il primo incarico affidato al giovane federale è quello di recarsi a Roma, dove gli viene ordinato di vegliare su Gabriele D’Annunzio, affinché lo scrittore, ormai anziano, non possa creare alcun problema e nuocere a nessuno. La missione è delicata, perché il Vate negli ultimi tempi ha mostrato un temperamento molto inquieto, tanto da turbare il Duce, preoccupato che il poeta possa compromettere i rapporti con la Germania nazista. Comini si reca al Vittoriale, dove risiede D’Annunzio, ignaro che l’incarico affidatogli appartiene a un disegno politico molto più grande. Trascorrendo sempre più tempo in compagnia del poeta, il federale, ammaliato dalle parole di D’Annunzio, inizierà a dubitare di se stesso e del Partito, mettendo a repentaglio la sua nascente carriera politica.
Venerdì 4 ore 20,30 – Sabato 5 ore 20,30 – Domenica 6 ore 18,00 e 20,30 – Lunedì 7 ore 21,15