MIA E IL LEONE BIANCO
di Gilles de Maistre
(Mia et le lion blanc) REGIA: Gilles de Maistre. SCENEGGIATURA: William Davies, Jean-Paul Husson, Gilles de Maistre. INTERPRETI: Mélanie Laurent, Langley Kirkwood, Tessa Jubber, Daniah De Villiers, Ashleigh Harvey. FOTOGRAFIA: Brendan Barnes (Formato: Cinemascope/Colore). MUSICA: Armand Amar. PRODUZIONE: Film Afrika Worldwide. DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures. GENERE: Drammatico. ORIGINE: Francia. ANNO: 2019. DURATA: 97’. – JUNIOR CINEMA: Teens
Il trasferimento improvviso di Mia da Londra al Sudafrica è un vero e proprio shock per la piccola protagonista. Amici a cui ha dovuto dire addio, il dover abbandonare una scuola che le piaceva e, soprattutto, le comodità di stare in una città al centro del mondo rispetto alla selvaggia e apparentemente ostile Africa rappresentano dei cambiamenti troppo importanti da chiedere a una bambina. Mia inizia a vedere la sua nuova sistemazione con una luce diversa quando, un giorno, un cucciolo di leone bianco nasce nell’allevamento di felini gestito dai genitori. Gilles de Maistre cura un progetto ambizioso, durato ben tre anni, durante i quali la giovane protagonista e il leone hanno stretto realmente una speciale amicizia, crescendo insieme davanti alla macchina da presa. Un dramma familiare che funziona in ogni sua parte e che al tempo stesso vuole far aprire gli occhi sulla dura sorte attuale dei leoni in Africa. Nato con un’impostazione inizialmente documentaristica, Mia e il Leone Bianco si trasforma in un interessante film di finzione in cui non può passare inosservata la sorprendente e meravigliosa alchimia tra la protagonista umana e il leone bianco (nel film si chiama Charlie, ma il suo vero nome è Thor, proprio come il Dio del Tuono nordico). Un film del genere, che richiede la presenza di un animale selvaggio, non è naturalmente tra i più semplici da realizzare. In questo caso sono stati fondamentali i consigli e il training dello zoologo esperto di leoni Kevin Richardson, che aveva lavorato precedentemente con De Maistre per il suo documentario “L’uomo che sussurrava ai leoni”. L’opera di De Maistre si costruisce proprio sull’autenticità e il legame straordinario tra i due personaggi principali. Un lavoro certosino che dopo tre anni ha dato vita a un prodotto estremamente potente e significativo. L’attrice che interpreta Mia, Daniah De Villiers, cresce davanti all’obiettivo insieme a Thor. Assistiamo a una vera e propria evoluzione concomitante. Nonostante Daniah De Villiers abbia debuttato sul grande schermo proprio con questo film, la giovane attrice offre una buona e convincente performance, probabilmente perché le sue emozioni e la sua esperienza vengono chiamate direttamente in causa, dopo aver trascorso tre anni insieme a Thor. Se il team creativo e lo stesso zoologo Richardson avessero deciso di prendere leoni diversi a vari stadi di vita per rappresentare le differenti età di Charlie, non si sarebbe venuta a creare quella connessione preziosa che ha permesso al film di essere il più veritiero possibile.
* Mia e il Leone Bianco è un’opera intensamente coinvolgente, che usa la storia di Mia e Charlie come strumento per mostrare una triste realtà legalizzata – oggi attuale più che mai – in Africa: la caccia ai leoni. Dramma familiare ed emotivo, ma anche una vera e propria denuncia “camuffata” di una pratica che in modo sconvolgente viene tutt’oggi approvata legalmente e che rischia di portare all’estinzione del Re della Foresta in poco meno di 20 anni.