Lungometraggi
Due sono le produzioni in ambito cinematografico realizzate entrambe dopo circa 7 anni dalla morte di don Lorenzo Milani; sicuramente questa particolarità non è scevra da considerazioni di circostanza: opinione corrente è che entrambi questi lavori siano stati incentivati da una situazione politica che vedeva il partito della Democrazia Cristiana in forte difficoltà per le spinte interne verso sinistra di cui Aldo Moro e Giorgio La Pira costituiscono le figure più eminenti.
È appena passato il ’68 e la deriva a sinistra preoccupa molto certi ambienti politici… e religiosi.
La Chiesa ufficiale è direttamente coinvolta in questa situazione visto lo stretto legame con la DC esistente dal dopoguerra (vedi le elezioni amministrative del ’51 su cui prese posizione anche don Lorenzo).
Nel 1961 a Firenze muore il cardinale Elia Dalla Costa (1872-1961), eminente ecclesiastico che aveva capito don Lorenzo tanto che autorizzò quella pubblicazione, Esperienze pastorali, poi fortemente criticata da «Civiltà Cattolica». La Santa Sede nomina Mons. Ermenegildo Florit (1954) quale ‘arcivescovo coadiutore’ a Firenze con il poco velato scopo di controllare certe derive in un territorio in grande fermento quale quello fiorentino (Milani, Balducci, Facibeni, Turoldo, ecc.) e disautorando di fatto il cardinale Dalla Costa sulla gestione di certe problematiche politiche. Le idee di Florit sulla la “libertà di pensiero” di don Milani sono ben espresse dallo stesso don Milani nella sua Lettera ai giudici quando afferma «è praticamente impossibile all’individuo singolo di valutare i molteplici aspetti relativi alla moralità degli ordini che riceve». Florit decide così di ‘seppellire’ il dissidente don Lorenzo Milani in una sperduta zona della vasta sua diocesi di Firenze, nell’alto Mugello, a Barbiana (1954).
In questo ambito, i movimenti politici più progressisti maturano la necessità di utilizzare uno dei due media più diffusi, il cinema, per diffondere modelli culturali a sostegno delle nuove correnti di pensiero. L’operazione fa leva soprattutto sulla rete delle sale cinematografiche, e in particolare di quelle parrocchiali (circa 3000 in Italia nell’ottica “un campanile, uno schermo”) suggerendo e sostenendo anche economicamente la produzione di alcuni film. È il caso del Don Milani di I. Angeli grazie alla famosa legge sul cinema 1213, Art. 28 (1965).
Un prete scomodo
Diritti d’autore: Sconosciuto
Reperibilità: CSC
Qualità: scarsa.
Don Milani
Diritti d’autore: Cinecittà
Reperibilità: Cinecittà
Qualità: buona
Don Milani Priore di Barbiana
1/3 Don Milani Il priore di Barbiana
Genere biografico, Regia Andrea Frazzi, Antonio Frazzi.
Anno 1997
Interpreti Sergio Castellitto, Ilaria Occhini, Roberto Citran, Mario Valgoi Gianna Giachetti, Arturo Paglia, Daniele Di Stefano
Durata: Due versioni (198′ – 153′)
Formato disponibile: File
Diritti d’autore: Sconosciuti (RAI?)
Reperibilità: in commercio
Qualità: Buona