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UN PRETE SCONMODO di Pino Tosini

La prima scelta ricade su Pino Tosini , un regista poco conosciuto, ma si fa gioco soprattutto sulle capacità istrioniche di Enrico Maria Salerno. Il 14 giugno del 1974 la Boxer Italiana presenta al Ministero il progetto del film “Un prete scomodo”. La lavorazione inizia il 20/5/74 con regia di Pino Tosini e soggetto di Pino Tosini ed augusto Allegri. La Sceneggiatura è di Luciano Lucignani . Il film iniziato a girare nel maggio del ’74 effettua la sua prima proiezione il 23 ottobre del 76.
L’ultima notizia è che i diritti sono passati nel 1999 alla società “Media international Group” ed ultima notifica alla SIAE il 4 marzo 2010 e registrato con protocollo 61213.  Le nostre ricerche su questa società , soprattutto all’agenzia delle entrate, non hanno dato esito.

Tecnicamente il film ha la durata di 100 minuti ed è quasi impossibile reperirne una copia per quanto sembra che sempre presso la cineteca nazionale – oggi Centro Studi Cinematografici – istituita con legge dello stato nel 1949 , esista una copia negativa il cui stato non è certificato.

Il CSC ha digitalizzato il lavoro ponendolo in rete , nella piattaforma VIMEO, con watermark ‘CSC’ . Per motivi di studio è possibile richiederne una copia garantendo una serie di condizioni di utilizzo.

Esteticamente il film non è molto interessante in quanto utilizza a piene mani sia immagini della guerra riprese soprattutto dall’istituto luce sia la voce di E.M.Salerno , fuori campo nella lettura di brani delle pubblicazioni di Don Milani. Tosini era tutt’altro che di area cattolica per cui non può fare altro che costruire lunghi monologhi senza verve, senza anima e spesso avvertiti come frammentarie enunciazioni senza un contesto.

La critica giornalistica del tempo si divide fra ‘allineati’ e ‘non’ ma nessuno ne tesse le lodi. – vedi gli articoli pubblicati all’epoca – . La critica delle riviste si riduce ad un articolo di “cinemasessanta” che unisce questo lavoro unitamente al successivo “Don Milani “ di Ivan Angeli tutt’altro che esaltando i lavori.

Anche il Centro Cattolico Cinematografico – ente di riferimento ufficiale per le sale parrocchiali, ed in genere , portavoce della visione della chiesa cattolica, definisce questo lavoro “Discutibile/ambiguità”  “ravvisando qualche pericolosità di fondo nella sua stessa impostazione”.

In merito all’utilizzo , il CSC ha consesso ad ACEC Toscana – l’utilizzo del file digitalizzato  di questo lavoro nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani.

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