DON MILANI di Ivan Angeli
Quasi contemporaneamente al film di Tosini, la Saba Cinematografica registra al ministero il proprio lavoro su Don Milani (19/5/75) dopo una lavorazione iniziata il 15/6/74 . Regia di Torello Angeli (in arte IVAN) , soggetto e sceneggiatura di Ivan Angeli,Pier Paolo Capponi e Bruno Paolinelli.
Per quanto alcune opinioni sicuramente viziate da pregiudizi, dichiarano l’interpretazione del personaggio Don Milani affidata ad Edoardo Torricella un po’ debole, è nostro avviso che essa sia stata veramente di spessore : d’altronde non era certamente un neofita avendo già interpretato Paolo negli “Atti degli apostoli” di Rossellini.
Ancora più sintomatica la dichiarazione di alcuni commentatori (vedi documenti) che dichiarano queste figure , e queste opere – veramente pericolose per i movimenti di sinistra che , se apparentemente perorano la causa della lotta alla borghesia e la presa di coscienza del proletariato non spingono ad entrare attivamente nei movimenti di sinistra se non nei sindacati rappresentanti delle istanze dei lavoratori soprattutto delle fabbriche (si consideri il periodo storico).
Il film di Angeli nasce in un contesto ben diverso di quello di Tosini: Angeli non ha esperienze di lungometraggi anche se ha collaborato come attore con i più importanti registi del tempo quali Fellini , Salce, Montalo e Bellocchio . Il film, girato a Cinecittà , si avvale del contributo pubblico previsto nell’articolo 28 della legge 1213/65 che prevedeva la possibilità di un contributo , quale mutuo da restituire, del valore del 30% del preventivo spese. Al film “Don Milani” vengono assegnati , il 5/7/74 40.000.000 di lire che non verranno restituiti facendo così scattare la clausola di passaggio del film alla ITALNOLEGGIO che ne avrebbe esercitato i diritti al fine di recuperare le somme anticipate.
Per lungo tempo il film rimane inutilizzato finche nel 2020 l’ISTITUTO LUCE CINECITTA’ cede alla SURFFILM i diritti di sfruttamento del lavoro, diritti che sono scaduti n3l mese di maggio 2023 e riornati quindi a Cinecittà.
I nomi riportati precedentemente possono non essere esatti nella dizione in quanto , in questo ambito sono avvenuti molti cambiamenti societari e conseguenti accorpamenti con ridefinizione degli ambiti di competenze. Ad oggi i diritti di sfruttamento del lavoro sono a Cinecittà-luce che li esercita appoggiandosi , per la copia digitale, al CSC che mette a disposizione del materiale di qualità non eccezionale.
ACEC Toscana ha rielaborato digitalmente una copia con buona definizione che può essere utilizzata per proiezioni sempre previa autorizzazione degli aventi diritti.
Tecnicamente il film ha una durata di 95 minuti , la copia di ACEC Toscana è in formato mp4 per un peso di 12GB
Come detto. ACEC Toscana, dispone di una copia in pellicola 16mm , però con colori particolarmente alterati.
La particolarità di questo lavoro , oltre alla buona sceneggiatura e al montaggio ‘scorrevole’ è la presenza di alcuni personaggi dell’epoca che interpretano sé stessi : è il caso di Giorgio La Pira così come del sindacalista Gaetano Arfè o di Padre Balducci.
A nostro giudizio è il migliore documento audiovisivo per presentare ad un pubblico generico la figura di Don Milani
La trama del film ricalca , per certi versi ricalca – almeno inizialmente – quella di Tosini e come questo accenna al primo periodo di sacerdozio di Calenzano per poi accentrarsi soprattutto sulla scuola di Barbiana. Singolare l’apertura in cui Don Milani – Torricella recita alcune parti del suo ultimo lavoro “L’obbedienza non è più una virtu”.
Non è questo l’ambito di approfondimento né del pensiero di Don Milani né della critica estetico-cinematografica dei lavori su di esso per cui vi rimandiamo alla selezione delle recensioni e degli articoli nell’apposita sezione del sito.
Concludiamo questa presentazione rilevando che il miglior lavoro di analisi di questo film è stato realizzato dalla SANPAOLO Film con una scheda 16 pagine – (inserita nei documenti) contenente anche una bibliografia abbastanza esaustiva di articoli su quest’opera.