LE AVVENTURE DI TADDEO L’ESPLORATORE
di Enrique Gato
(Las aventuras de Tadeo Jones) REGIA: Enrique Gato. SCENEGGIATURA: Javier Barreira, Gorka Magallón, Ignacio del Moral, Jordi Gasull, Neil Landau, Verónica Fernández, tratto dal libro a fumetti “Tadeo Jones y el secreto de Toactlum” di Javier López Barreira e Gorka Magallón. MONTAGGIO: Alexander Adams (Formato: Panoramico/Colore- 3D). MUSICA: Zacarías M. de la Riva. PRODUZIONE: Telecinco Cinema, El Toro Pictures, Ikiru Films, Lightbox Entertainment, Telefónica Producciones, Media Networks. DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: Spagna. ANNO: 2013. DURATA: 90’. – (Junior Cinema: Baby)
Arriva anche in Italia dopo aver vinto tre premi Goya in Spagna, il primo lungometraggio di Enrique Gato girato in 3D. Le avventure di un aspirante archeologo che ne combina di tutti i colori. Taddeo ha sempre sognato di diventare un avventuroso esploratore, ma poi la vita ha fatto sì che scegliesse un impiego da muratore. Tutto cambia quando un suo amico archeologo riceve una tavoletta di pietra utile per raggiungere la Città Perduta di Paititi. Quando l’amico ha uno spiacevole incidente, per una casualità è proprio Taddeo a prendere il suo posto nella spedizione, realizzando così il sogno di una vita. Una volta sul posto però scoprirà di non essere l’unico interessato al tesoro: sulle sue tracce anche La Odisseo, uno spietato gruppo di cacciatori di tesori. Ad aiutare Taddeo sarà Sara, una giovane archeologa, Belzoni, un pappagallo muto e Jeff, il suo inseparabile amico a quattro zampe…Primo film d’animazione prodotto dalla Telecinco Cinema, Le avventure di Taddeo l’esploratore ha una genesi che risale al lontano 2004. Enrique Gato aveva infatti realizzato un corto sulle avventure di questo buffo sognatore chiaramente ispirato ad Indiana Jones e visto il successo ottenuto in patria decise di portare sul grande schermo la versione lungometraggio. Alla lavorazione della pellicola hanno contribuito ben 300 persone per 48 mesi di lavorazione, divisi in 50 location e 14.500.000 file generati in computer grafica compreso il 3D stereoscopico. Gato ha spiegato di essersi ispirato nella stesura della sceneggiatura oltre che a Indiana Jones anche a TinTin, Tomb Raider, La Mummia, Allan Quatermain, sebbene il più decisivo sia stato il riferimento a “The secret of the Incas” del 1954. “Abbiamo dedicato oltre 8 anni della nostra vita a questa avventura – spiega Gato – abbiamo investito molto tempo ed energia nel seguire una strategia basata sulla convinzione che creare film animati in 3D avrebbe reso competitivo sul mercato internazionale il nostro Paese. Il risultato finale è molto più bello di quello che avevamo immaginato, frutto della passione e della dedizione di tutti i componenti di questa squadra”.
* Il film è apertamente una parodia di precedenti noti personaggi cinematografici e risulta piacevole per questi accostamenti anche all’adulto appassionato di cinema. Per il resto la storia è brillante, adatta al pubblico familiare, compresi i più piccoli.