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Programmazione cinema Nuova Aurora – Sansepolcro
30 Apr. – 4 Mag. 2015 
 

 JuniorCinema_colori  ATTENZIONE: 
Quando trovate il marchio “Junior cinema” vuol dire che il film è adatto ad un pubblico di bambini / ragazzi

Serate d’autore

COLAZIONE DA TIFFANY

Giovedì 30 
ore 21,30

COLAZIONE DA TIFFANY
di Blake Edwards

Con: Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal, Buddy Ebsen. Genere: Commedia, USA, 1961

Tratto dal romanzo di Truman Capote, il film è una commedia estrosa e sofisticata, ricca di fascino. Oscar per la miglior colonna sonora e la miglior canzone (“Moon River” di Henry Mancini), il film ha segnato la consacrazione internazionale di Audrey Hepburn come attrice ed è rimasto nell’immaginario collettivo non solo per la sua ambientazione e le scenografie, ma soprattutto per la vena romantica che lo attraversa e che continua ancora oggi a far sognare gli spettatori. Il finale, coinvolgente, ne fa una storia d’amore senza tempo, conferendo al film quell’alone di sogno che è l’essenza stessa del cinema.

Cinema insieme –   

miamadre

 Venerdì 1 
ore 18,00 – 20.00 – 22.00
Sabato 2
ore 20.00 e 22,00 – Domenica 3
ore 16,00 – 18,00 – 20,00 – 22,00 –Lunedì 4
ore 21,30

MIA MADRE

di Nanni Moretti

Con: John Turturro, Margherita Buy, Nanni Moretti. Distribuzione: 01 Distribution. Genere: Drammatico.

 

Mia madre di Nanni Moretti è un film di piccole cose, di dettagli che si riconoscono al volo. Basta avere – o aver avuto – un parente da visitare in ospedale. Un film generazionale, come tutti quelli che Moretti ha diretto e interpretato fin dai tempi ormai lontani di Io sono un autarchico (1976), solo che intanto, e finalmente, la sua generazione è diventata adulta. Splendidi sessantenni, o giù di lì, che davanti alla morte dei genitori scoprono di essere loro, adesso, gli adulti. Passano in prima linea. Non rinunciano alle nevrosi, però imparano a tenerle a bada. Per ottenere questo risultato Moretti ha scelto di sdoppiarsi: sullo schermo è Giovanni, il figlio che per accudire la madre malata rinuncia a tutto, perfino al lavoro, ma una parte di lui vive nella sorella dell’uomo, la regista Margherita, impegnata a girare un film di dichiarate e probabilmente eccessive ambizioni sociali nelle stesse settimane in cui la morte della madre si avvicina sempre di più. La vera protagonista è lei, la metà femminile di questo autoritratto. Moretti per impersonare Giovanni si spoglia di ogni vezzo intellettualistico. Ne risulta un film importante, sentito e partecipato, un nuovo contributo a un cinema di riflessioni e idee, questa volta aperto a una visione di speranza e condivisione.

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