Programmazione cinema Nuova Aurora – Sansepolcro
21 Mag. – 25 Mag. 2015
ATTENZIONE: Quando trovate il marchio “Junior cinema” vuol dire che il film è adatto ad un pubblico di bambini / ragazzi |
Serate d’autore
Giovedì 14 |
LA SCELTA di Michele Placido Con: Raoul Bova, Michele Placido, Valeria Solarino, Ambra Angiolini. Distribuzione: Lucky Red. Genere: Drammatico Un film ambizioso e anche molto coraggioso. Perché racconta anzitutto una storia d’amore coniugale, sentimento non troppo frequentato dal cinema degli ultimi anni. Alla base del film c’è infatti “L’innesto”, dramma familiare di Luigi Pirandello, nel quale il grande scrittore rielabora spunti già presenti in alcune sue novelle. Il processo compositivo giunge a compimento nel 1919, anno della prima rappresentazione del testo, la cui trama si ripresenta pressoché immutata nel film diretto da Placido. Provocatoria un secolo fa, la storia appare oggi ancora più controcorrente. Maternità mancata, violenza subita, la vita da difendere, l’equilibrio della coppia: sono temi importanti che la nostra contemporaneità è abituata a declinare in forme più rigide e quasi isteriche. Muovendosi tra realismo e melò, con pochi personaggi, con scelte narrative ridotte al minimo, Placido realizza un dramma da camera a due, nel quale il nodo etico sulla vita da (non)accogliere si scioglie con la scelta di dire si alla vita, e alla reciproca comprensione. Ne segue, come punto di arrivo, il piccolo e sorprendente inno alla vita che il film viene a comporre. |
Cinema insieme –
Venerdì 22 |
MIA MADRE di Nanni Moretti Con: John Turturro, Margherita Buy, Nanni Moretti. Distribuzione: 01 Distribution. Genere: Drammatico.
A Roma, oggi. Margherita, regista, è al lavoro sul suo nuovo film, storia dell’arrivo a Roma di un americano che ha appena comprato una società vicina al fallimento e dei forti contrasti messi in campo dagli operai che temono per il posto di lavoro. Ai non pochi problemi sul set si aggiungono quelli derivanti dalla situazione dell’anziana mamma, ricoverata in ospedale per un generale stato di debolezza. Margherita si tiene in contatto con il fratello Giovanni, entrambi si alternano a confortare la degenza della mamma Ada. Moretti, dopo “La stanza del figlio” affronta ancora il tema del distacco, visto qui nel rapporto con l’anziana madre. Il regista che, lasciate alcune asprezze del passato, appare qui più disteso e riflessivo, ci offre un ritratto pieno di umanità. Dentro un gioco di incastri successivi, un succedersi di finali non detti, una scrittura linguistica di forte lucidità espressiva e di forte pudore visivo (bellissima la fotografia di Arnaldo Catinati), Mia madre diventa un inno al superamento delle perdite e al cinema, che ne è l’esempio fondamentale: sempre finito e sempre morto, sempre capace di riemergere. Il film, già presentato al Cinema Nuova Aurora, viene ora riproposto dopo il grande successo ottenuto in questi giorni al Festival di Cannes. |