Lunedì 7 ore 21,30 Martedì 8 ore 15,30 – 17,30 – 19,30 – 21,30 Venerdì 11 ore 21,30 Sabato 12 ore 20,30 e 22,30 Domenica 13 ore 15,30 – 17,30 – 19,30 – 21,30 Lunedì 14 – 21,30
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IL PROFESSOR CENERENTOLO di Leonardo Pieraccioni
Interpreti: Leonardo Pieraccioni, Laura Chiatti, Davide Marotta, Sergio Friscia, Massimo Ceccherini Distribuzione: 01 Distribution. Genere: Commedia.
Esattamente 20 anni fa Leonardo Pieraccioni, allora 30enne, debuttava in sala con un piccolo gioiello (“I laureati”). Oggi 50enne, ma ancora una volta legato a quei personaggi adolescenti dentro, Pieraccioni indossa gli abiti di Umberto, ingegnere che per evitare il fallimento della propria ditta edile tenta un colpo in banca, finendo dentro per 4 anni a Ventotene. Arrivato a fine pena Umberto lavora di giorno nella biblioteca del Paese e conosce Morgana. Lei crede che lui ‘lavori’ nel carcere, tanto da portare Umberto ad assecondarla, fino a quando la ragazza non scoprirà l’inghippo. Una favola moderna che Pieraccioni ripropone utilizzando tutti i temi e lo stile che lo hanno reso famoso. Pieraccioni apertamente ci vuol condurre su un piano non realistico, vuole mostrarci il suo personaggio, come siamo abituati a conoscerlo e immergerci in una storia a lieto fine. Poco importa se storie così nella realtà forse non esistono, il cinema e quello di Pieraccioni in particolare, possono aiutarci a sognare un mondo diverso, più semplice e migliore.
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Giovedì 10 ore 21,30
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E’ ARRIVATA MIA FIGLIA di Anna Muylaert
Interpreti: Regina Casé, Michel Joelsal, Camila Mardila. Distribuzione: BIM. Genere: Commedia. Origine: Brasile.
Brasile, oggi. Governante in una ricca famiglia di San Paolo, Val si occupa non solo delle faccende domestiche ma anche di Fabinho, il figlio 17enne della padrona di casa sempre molto impegnata. All’improvviso Val riceve una chiamata dalla figlia Jessica che non vede da tantissimi anni; la ragazza arriverà in città decisa a frequentare la facoltà di Architettura. Sarà l’inizio di un incontro-scontro tra due modi di concepire la vita e i rapporti umani. Il copione scritto dalla Muylaert si snoda attraverso una grazia espressiva nitida e incisiva. Nessuno grida, nessuno protesta, nessuno strepita; solo si alza decisa la capacità di essere se stessi, di riscoprire affetti nascosti, di non turbare equilibri e insieme di ricordarsi il bisogno di affermare dignità, attese, speranze. Dentro quella villa c’è la storia di una Nazione, di un mondo, di concezioni nuove e antiche sui rapporti sociali e familiari.
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