°°Film in programmazione
Cinema Nuova Aurora
L’ABBAGLIO
di Roberto Andò
Genere: Commedia. Origine: Italia. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tommaso Ragno, Giulia Andò, Leonardo Maltese, Andrea Gherpelli, Daniele Gonciaruk, Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna.
L’Abbaglio di Roberto Andò, è ambientato nel 1860, quando Giuseppe Garibaldi dà inizio insieme ai Mille all’avventura che unificherà l’Italia, partendo da Quarto. Insieme a lui vi sono giovani idealisti entusiasti, provenienti da ogni parte della penisola, e i suoi fedelissimi ufficiali, tra cui spicca un volto nuovo: il colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Inoltre, tra i militi reclutati troviamo altri due siciliani, il contadino migrato nel Nord, Domenico Tricò, e l’illusionista Rosario Spitale. Una volta giunti in Sicilia, precisamente a Marsala, i Mille si scontrano con l’esercito borbonico, che li supera di molto in numero di uomini, motivo per cui non riescono a irrompere a Palermo. Garibaldi, però, non è intenzionato né ad arrendersi né a cedere di un passo. Il generale escogita un piano: il colonnello Orsini insieme a un gruppo di militi feriti dovrà fare da diversivo, convincendo il comandante svizzero dell’esercito regio, Jean-Luc Von Mechel, che Garibaldi si stia ritirando all’interno dell’isola. Riuscirà l’ingegnoso piano garibaldino? Da questo momento in poi ha inizio una gara di astuzie che li condurrà a un esito tanto paradossale quanto sorprendente. Secondo capitolo di una trilogia che il regista ha in mente coinvolgendo gli stessi attori Servillo, Ficarra e Picone. In questa rievocazione storica si mescolano dramma e comicità. Questa mescolanza libera una visione di un fatto storico già conosciuto che si apre ad una nuova interpretazione, non meno lucida, ma ammantata di una leggerezza che permette di rivederla in modo inedito.
Venerdì 24 ore 21,15 – Sabato 25 ore 18,00 – Domenica 26 ore 15,30 e 21,15
HERE
di Robert Zemeckis
Genere: Drammatico. Origine: USA. Distribuzione: Eagle Pictures. Interpreti: Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly, Michelle Dockery, Paul Bettany, Ophelia Lovibond, Jonathan Aris, Nikki Amuka-Bird, David Fynn, Lilly Aspell, Mitchell Mullen.
Here è qualcosa di mai visto prima, dove l’interesse a sperimentare i limiti del linguaggio cinematografico non diventa mai un semplice esercizio di stile ma nasconde una reale curiosità verso il posto occupato dall’uomo nella sua storia individuale e in quella collettiva. Partendo da una graphic novel più malinconica, rarefatta e distaccata rispetto al film, Robert Zemeckis osserva la vita scorrere con la leggerezza di chi sta mettendo in scena nient’altro che la verità, attraverso una serie di trucchi capaci di trasfigurare tutti i momenti apparentemente superflui di cui si compone il grande romanzo della nostra esistenza. Here è ambientato per tutta la durata della storia in un’unica stanza e racconta la vita delle persone e delle famiglie che la abitano nell’arco di 100 anni. Una storia che viaggia attraverso le generazioni, catturando l’esperienza umana nella sua forma più pura. Tom Hanks e Robin Wright sono i protagonisti principali di un racconto d’amore, di perdita, di risate e di vita, e tutto accade proprio in questa stanza. La trovata è semplice e folgorante: raccontare una storia (forse la Storia), dei personaggi, delle vicende eterne e universali, da una prospettiva fissa e immutabile. In quell’intuizione, il più anarchico e sperimentale dei grandi registi del mainstream hollywoodiano contemporaneo trova il modo, il punto di vista, il sistema perfetto per fare quel che ha sempre fatto: coniugare il racconto più tradizionale e universale possibile con il massimo della sfida e della ricerca tecnologica. Far andare di pari passo, sempre, cuore e cervello. Il tempo è spezzato e ricombinato. Comunque, vola. Lo spazio fisico rimane lo stesso, quello interiore no. Zemeckis illustra le infinite sfumature dell’animo e della vita, calandoci inesorabilmente dentro le esistenze e le vicende di quei personaggi così unici e singolari e così esemplari al tempo stesso da divenire universali. Il regista di “Ritorno al futuro” ha costruito, insomma, un’altra straordinaria macchina del tempo per comprendere meglio il presente, qui e ora.
Sabato 25 ore 21,15 – Domenica 26 ore 18,00 – Lunedì 27 ore 21,15