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BIG HERO 6

di Don Hall, Chris Williams

 

bighero6Negli anni ’70 e ’80 il mondo dell’animazione era diviso in buoni e cattivi. I più buoni di tutti, erano i cartoni animati Disney, i cattivi i manga giapponesi che raccontavano di robot e guerre stellari, ma anche di poveri orfanelli e lacrimose pastorelle. Oggi le cose sono cambiate, merito soprattutto di un grande maestro giapponese, Hayao Miyazaki, che ha dimostrato con i suoi lungometraggi quanta arte e bellezza ci siano nell’animazione nipponica d’autore. John Lasseter d’altra parte, fondatore della Pixar e ora a capo di tutta la Disney, ha sempre dichiarato la sua venerazione per il regista de “La città incantata” e ha pensato allora che era finalmente giunto il momento di far incontrare in un film della sua major Oriente e Occidente. Big Hero 6, diretto da Chris Williams e Don Hall, non è il primo film d’animazione Disney sui supereroi (ricordate “Gli Incredibili” ?), ma è il primo a rendere omaggio all’animazione giapponese. «Neppure negli anni in cui la si demonizzava – commenta il produttore del film, Roy Conly – si potevano associare tutti i manga alla violenza. In molte storie batteva un grande cuore, lo stesso che abbiamo messo in Big Hero 6, che si svolge in un mondo sempre più multiculturale». Ambientato in una futuristica metropoli, il film è la storia dell’amicizia fra l’adolescente Hiro, piccolo genio della robotica, e Baymax, compassionevole robot infermiere creato dal fratello di Hiro per curare ogni malattia. Se con “Bambi” i bambini di tante generazioni si sono disperati per la morte della mamma del cerbiatto e con “Il re leone” hanno sofferto per l’uccisione di Mufasa, questa volta il tabù della morte viene rotto da un nuovo lutto, quello che colpisce il piccolo Hiro, chiamato troppo presto a fare i conti con la perdita dell’amato fratello maggiore, vittima di un misterioso incendio. La voglia di scoprire cosa è davvero accaduto spingerà il ragazzino a mettere in piedi una squadretta di improvvisati tecno-eroi di cui farà parte anche il morbido, gonfiabile e lentissimo Baymax, strizzato in un costume che proprio non fa per lui. A prestare la propria voce al tenero Baymax, che tanto ricorda il Totoro di Miyazaki, è il popolare conduttore televisivo Flavio Insinna, alla sua prima esperienza in un cartone animato. «Baymax è un robot rassicurante e coccoloso – dice – e ce ne vorrebbero ovunque. Personaggi così renderebbero il mondo migliore». Nel cast vocale anche Virginia Raffaele e Moreno.

*«I più piccoli sono chiamati ancora una volta a confrontarsi con il tema della morte – dice ancora Conly – ma a ben guardare il tutta la letteratura per l’infanzia la perdita è un tema cruciale. Ma il protagonista compirà un importante percorso di consapevolezza e rinascita attraverso una narrazione attenta a equilibrare dramma, azione, sentimenti e umorismo. È anche la prima volta che un cartoon la Disney porta in scena eroi Marvel, campioni incontrastati del grande schermo in questi ultimi anni. Abbiamo trovato il modo di rispettare il fumetto originale personalizzando ambientazioni e personaggi. La regola Disney è sempre la stessa: creare mondi dove vorresti stare, popolati di personaggi di cui ti innamori e che non vorresti mai lasciare».

 

(Big Hero 6) REGIA: Don Hall, Chris Williams. SCENEGGIATURA: Duncan Rouleau, Daniel Gerson, Jordan Roberts tratto dal fumetto omonimo creato da Steven T. Seagle e Duncan Rouleau. MONTAGGIO: Tim Mertens (Formato: Panoramico/Colore). MUSICA: Henry Jackman. PRODUZIONE: Walt Disney Animation Studios. DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: USA. ANNO: 2014. DURATA: 108’.

JUNIOR CINEMA: Baby – Teens

 

 

 

 

 

 

 

 

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