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1925

Titolo   La corazzata Potemkin

Titolo originale        Бронено́сец «Потёмкин» – Lingua originale: russo (intertitoli) – Paese di produzione: Unione Sovietica – Anno  1925 – Durata: 75 min (versione cinematografica) – Dati tecnici: B/N – film muto –Genere: storico, drammatico – Regia Sergej Michajlovič Ėjzenštejn – Soggetto: Nina Agadžanova-Šutko – Sceneggiatura: Sergej Michajlovič Ėjzenštejn – Produttore: Goskino – Fotografia: Ėduard Tissė – Montaggio: Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, Grigorij Vasil’evič Aleksandrov – Musiche: Edmund Meisel, Nikolaj Kriukov, Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, Edison Studio – Scenografia:  Vasili Rachals

Interpreti e personaggi
Vladimir Barskij: Capitano Golikov – Aleksandr Antonov: Grigorij Vakulenčuk – Grigorij Aleksandrov: Comandante Giljarovskij – Konstantin Feldman: studente sovversivo – Beatrice Vitoldi: donna con la carrozzina – Julia Eisenstein: donna con il cibo per i marinai – Sergej Michajlovič Ėjzenštejn: cittadino di Odessa.

Doppiatori italiani
Arnoldo Foà: Voce narrante

 

Centro Cattolico Cinematografico
1963
Vol.  LIII pag. 159

Valutazione : A

LA CORAZZATA POTIEMKIN

Origine: URSS — Genere: Storico — Regìa: Serghei Eisenstein  –  Interpreti: A. Antcnov, G. Aleksandrov, A. Levshin — Sogg.: dol romanzo di Nino Gagiarova — Scenegg.: Nino Agadzhanova  – Fotogr. : Eduard Tissè — Musica: Nikolaj Kriukov — Durata: 80′ — Distribuz: Cinelatina.

Soggetto. — Giugno 1905. Tra l’equipaggio della corazzata rus­sa Potiemkin regna un vivo malcontento a causa delle vessazioni cui sono sottoposti i marinai. Il malcontento si trasforma in ammu­tinamento, allorché 11 comandante ed 11 medico dell’unità rifiutano di accogliere le giuste proteste dei marinai per 11 rancio ricavato da cibi immangiabili. La corazzata raggiunge quindi 11 porto di Odessa, dove il gesto compiuto dai marinai si diffonde rapidamente tra le popolazioni, provocando manifestazioni di plauso e di incoraggia­mento. Ma l’intervento delle guardie imperiali reprime nel sangue l’entusiasmo della popolazione. Nel frattempo un’intera squadra na­vale della marina russa naviga verso la città sul Mar Nero per ricondurre all’ordine gli ammutinati del Potiemkin. Quando lo scontro sembra Irreparabile, e la fine della corazzata prossima, gli equipaggi delle navi Inseguitrici rifiutano di aprire il fuoco e la Potiemkin è salva.

Il capolavoro di S. M. Eisenstein, ormai entrato nella storia dell’arte, è l’eccezionale documento di ima civiltà cinematografica e di un profondo impegno culturale nonché l’appassionata seppur paradossale, testimonianza di una fede nella libertà dell’uomo. Il film è di singolare potenza espressiva di grande splendore figurativo. In esso, per la prima volta, compiutamente confluiscono tutti gli clementi del linguaggio cinematografico, che trovano la loro chiave poetica in un meraviglioso senso del montaggio.

Giudizio morale. ■— Una storia elementare, semplificata per ragioni di didattica e di polemica marxista, dà vita ad un dram­ma, che scavalca le chiuse premesse ideologiche e si aggancia alle più vitali ed universali esigenze dello spirito umano. Pertanto in questo film la libertà e la solidarietà umana trovano epica e ci­vile esaltazione. Alcune scene di cruda violenza e l’infelice figura del pope inducono a riservare la visione del film agli adulti in sala pubblica.

Trama

Il film, ambientato a giugno del 1905, ha come protagonisti i membri dell’equipaggio della corazzata russa che dà titolo all’opera. I fatti narrati nel film sono in parte veri e in parte fittizi: in sostanza si può parlare di una rielaborazione a fini narrativi dei fatti storici realmente accaduti e che portarono all’inizio della rivoluzione russa del 1905. Infatti – per esempio – il massacro di Odessa non avvenne sulla celeberrima scalinata, bensì in vie e stradine secondarie, e non avvenne di giorno ma di notte.

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