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                                        IN DARKNESS

43138_161412-134x203di Agnieszka Holland

 (In Darkness) REGIA: Agnieszka Holland. SCENEGGIATURA: David F. Shamoon, tratto dal libro “In The Sewers of Lvov” di Robert Marshall. INTERPRETI: Robert Wieckiewicz, Benno Fürmann, Agnieszka Grochowska, Maria Schrader. FOTOGRAFIA: Jolanta Dylewska (Formato: Panoramico/Colore). MUSICA: Antoni Komasa-Lazarkiewicz. PRODUZIONE: Schmidtzkatze Filmkollektiv, Studio Filmowe Zebra, The Film Works. DISTRIBUZIONE: Good Film. GENERE: Drammatico. ORIGINE: Polonia. ANNO: 2012. DURATA: 145’. – (Junior Cinema: Young)

 Polonia, Lvov nel 1943, sotto l’occupazione nazista: il debole opprime il più debole, il povero ruba al meno povero. Non ci si può fidare di nessuno. Leopold Socha, operaio nelle fognature e ladruncolo, si industria per sbarcare il lunario e mantenere moglie e figlia. Il suo amico Bortnik, un alto ufficiale ucraino, avanza la promessa di una vita migliore: tutto quello che Socha deve fare è trovare gli ebrei nascosti nelle fogne. Dopotutto, nessuno conosce il sistema meglio di lui che lo utilizza per nascondere la refurtiva. Ben presto Socha si imbatte in un gruppo eterogeneo di ebrei che vuole nascondersi nelle fognature per tentare di fuggire all’imminente rastrellamento del ghetto. I fuggiaschi gli offrono denaro in cambio di protezione. Sebbene Socha sia pienamente consapevole che aiutare un ebreo potrebbe voler dire fucilazione immediata per lui e la sua famiglia, considera la proposta come un modo per ottenere soldi facili, così stringe un accordo. Nel gruppo, Mundek Margulies, un imbroglione che ha coraggio da vendere mascherato dietro a un atteggiamento disinvolto, non si fida per niente di lui. Quando i Nazisti battono in perlustrazione, Socha aiuta gli ebrei, tra cui due bambini, a rifugiarsi nelle fogne. Iniziano le difficoltà per Socha, che deve fugare i sospetti di Bortnik sempre più convinto che l’amico abbia un segreto. Socha salva la vita di Mundek e, imbattutosi nei due bambini sconvolti che vagano senza meta nelle fogne, si rende conto che non puo` abbandonare queste persone. Inevitabilmente, i soldi degli ebrei finiscono. Ma a questo punto non è possibile tornare indietro. Socha acquista loro del cibo con i propri risparmi, li sposta da un condotto all’altro, li protegge mentre fuori la guerra si trascina e Bortnik è vicino come non mai a smascherarlo. Poi, la catastrofe: un’alluvione improvvisa e devastante inonda le fognature. Bortnik scopre l’effettivo tradimento del suo amico e Socha è costretto a un ultimo, disperato atto di coraggio… Il Cinema ha raccontato una quantità di storie sull’Olocausto. Viene da chiedersi se non sia stato detto tutto sull’argomento. Eppure, sembra che il mistero principale non sia stato ancora rivelato e nemmeno analizzato completamente. Com’è stato possibile questo crimine (l’eco del quale risuona ancora in diverse parti del mondo, dal Ruanda alla Bosnia)? Dove si trovava l’Uomo in quel periodo critico? Tali vicende e azioni rappresentano l’eccezione nella storia umana o rivelano piuttosto una verità oscura, intima sulla nostra natura? Esaminare le molte storie di questo periodo mostra un’incredibile varietà di destini e vicissitudini, spiegate in un ricco tessuto di trame e drammi, con personaggi che affrontano scelte morali e umane difficili dando prova sia del meglio che del peggio della nostra natura. Tra le varie storie c’è quella (vera) di Leopold Socha che nasconde il gruppo di ebrei del ghetto nelle fognature di Lvov. Il protagonista è ambiguo: apparentemente un brav’uomo di famiglia, però anche un ladruncolo e un truffatore, religioso e immorale allo stesso tempo, forse solo un uomo qualunque, che vive tempi terribili. Nel corso della narrazione, Socha cresce in diversi modi come essere umano. Non c’è nulla di semplice o sentimentale nel suo percorso. Le persone che Leopold salva non sono angeli. La paura, le condizioni terribili, l’innato egoismo le rendono complesse e difficili, a tratti sono esseri umani insopportabili, ma sono reali e vivi, e le imperfezioni avvalorano la loro rivendicazione per il diritto alla vita più di quanto farebbe una qualsiasi versione idealizzata delle vittime. La dinamica del film è costruita alternando il mondo dei due leader, Socha e Mundek. I due universi si uniscono e diventano uno, il mondo nel quale devono collaborare per sopravvivere.

* Il film affronta un tema che, pur appartenendo alla storia, non può cadere nell’oblio, perché tali fatti non si ripetano. Oltre ad un valido racconto che tiene continuamente desta l’attenzione dello spettatore, il film si segnala per l’acuta indagine psicologica sull’evoluzione dei protagonisti. Da tenere presente per un possibile utilizzo a livello scolastico (scuole superiori). Candidato all’Oscar 2012 come miglior film straniero.

 

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