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Legge

 

La nuova legge quadro sul cinema e sull’audiovisivo approvata nello scorso ottobre conclude con l’articolo 41 dicendo che la “le disposizioni della presente legge si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2017”: niente di  più illusorio.

A pubblicazione della legge si sono subito scatenate le varie lobbies miranti ad accaparrarsi le migliori condizioni per i propri associati. ANEC,ACEC ed ANEM hanno iniziato una lotta senza quartiere per trarne il massimo vantaggio.

Un aspetto che fa scontrare le varie forze è il modo con cui vanno distribuiti i “crediti d’imposta” per l’esercizio cinematografico. Per chiarirsi , si  tratta di quei crediti che i cinema si calcolano applicando il 7% (ridotto successivamente del 15%) sugli incassi netti e che possono essere utilizzati per il pagamento di tributi. Adesso la nuova legge li ha portati al 20% ma con una serie di articolazioni che vanno , appunto, stabilite.

Queste articolazioni saranno in grado di spostare milioni di euro di un monte che,comunque, per i prossimi tre anni sarà sempre di 166 M di euro.

Altro punto che sembra in via di definizione è la riduzione dei PDM pagati alla SIAE che dovrebbero passare dal 2,1% al 2% . Se per i piccoli esercenti questo 0,1 può avere un interesse relativo , per le grandi multisale si tratta sempre di milioni.

L’ultima cosa che è di grande interesse per le sale della comunità sono i 120 Milioni messi a disposizione di quanti vogliono ristrutturare sale o farne nascere di nuove con particolare preferenza per la ristrutturazione di sale storiche e la creazione di nuove in comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.

Le parrocchie sono piene di locali che rispondano a questi requisiti.

L’ACEC Toscana è a disposizione per guidare quanti interessatati.

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