DON LORENZO MILANI: IL PESO DELLA LIBERTA’
Don Milani è stato oggetto di numerosissimi servizi televisivi soprattutto della RAI: sicuramente uno dei più interessanti è quello inserito nella serie “Italiani” di Paolo Mieli. Il documento inizia con la lettura di un brano delle sue lettere alla madre del 15 marzo del 1944 quando, appena entrato in seminario, risponde sulle considerazioni della perdita della libertà (“Chi regala la sua libertà è più libero perché si libera del peso di portarla”).
Interessante questa apertura su un tema poco considerato da tutte le agiografie di Don Milani. Prende campo quindi un’intervista a Sandra Gesualdi, figlia di quel Michele allievo importante nella scuola di Barbiana, e quindi, alla morte del priore, presidente della Fondazione costituita.
Il lavoro curato da Simona Fasulo con regia di Nicoletta Nestler traccia una biografia utilizzando anche la testimonianza di Don Silvano Nistri: in pochi casi si riportano testimonianze precedenti alla sua missione di sacerdote prima a Calenzano e poi a Barbiana. Dal momento che la sua prima pubblicazione è “esperienze pastorali” maturate soprattutto a Calenzano, quanto precedente è solo deducibile dal suo epistolario soprattutto nelle lettere alla madre.
Le immagini presentate sono di buona qualità anche se inframezzate da altre pertinenti ma non direttamente collegate: singolare è il caso di una uscita di sacerdoti ad una porta, sicuramente interpretabile del seminario con la parallela scena del film di Tosini.
Inizia, come inevitabile, la sfilata delle testimonianze: dopo la Sandra Gesualdi è la volta di Edoardo Martinelli; quindi si inseriscono parti del lungometraggio “Don Milani Priore di Barbiana” .
Intervista a ex allievo Piero Cantini e nuovamente l’inserimento di parti dei video dei fratelli Frazzi e la scena con La Pira nel film di Ivan Angeli, per proseguire con altre testimonianze di Franca Righini (Insegnante?) e Giuseppe Matulli.
Molto interessante la testimonianza di Don Bensi – suo padre spirituale – che riporta esattamente le parole con cui si apre il film di Tosini “Un prete scomodo”. L’intervista è presa da un altro documento RAI “III B Facciamo l’appello” del 1971.
Il docufilm si trova su RaiPlay ed è un buon strumento per introdurre una discussione non tanto sulla visione pedagogica di Don Milani quanto piuttosto sulla sua figura e sul suo impegno sociale e pastorale: dalla scuola alla posizione sull’obiezione di coscienza.