1949
Titolo Il cielo sulla palude
Paese di produzione Italia – Anno 1949 – Durata 111 min – Dati tecnici B/N – Genere drammatico – Regia Augusto Genina – Soggetto Elvira Psorulla – Sceneggiatura Augusto Genina, Suso Cecchi d’Amico e Fausto Tozzi – Produttore Renato e Carlo Bassoli -Casa di produzione ARX Film – Distribuzione in italiano Artisti associati Fotografia Aldo Graziati – Montaggio Otello Colangeli e Edmondo Lozzi – Musiche Antonio Veretti – Scenografia Virgilio Marchi – Costumi Adriano Cambellotti e Anna Maria Feo
Interpreti e personaggi
Ines Orsini: Maria Goretti – Assunta Radico: Assunta Goretti, la madre – Giovanni Martella: Luigi Goretti, il padre – Mauro Matteucci: Alessandro Serenelli – Francesco Tomolillo: Giovanni Serenelli – Rubi Dalma: contessa Tenneroni – Michele Malaspina: conte Tenneroni – Domenico Viglione Borghese: dottore.
Centro Cattolico Cinematografico
1949
Vol. XXVI pag. 237
Valutazione : T
CIELO SULLA PALUDE
Origine: Italiana — Genere: Drammatico — Produz.i Arx Film — Regìa : Augusto Genina — Interpr. : Ines Orsini, Mauro Matteucci, Giovanni Martella, Assunta Radico — Distrib. : Artisti Associati.
La famiglia di Luigi Goretti, bracciante agricolo, composta di padre, madre e sei tigli, viene alloggiata per intercessione dei proprietari, nel casolare abitato dai coloni Serenelli, padre e figlio, nella malsana zona paludosa, vicino a Nettuno. I Serenelli accolgono con aperta ostilità i nuovi venuti. Luigi Goretti è un lavoratore instancabile, ma ben presto la malaria l’uccide. La famiglia, rimasta priva del suo capo, è esposta più che mai alle prepotenze dei Serenelli. Il vecchio, ubbriacone e dissoluto, fa una corte assidua alla vedova ; ma viene da questa risolutamente respinto. Il figlio Alessandro è preso da una passione morbosa per la figlia maggiore Maria, ancora quasi bambina. Da prima cerca d’attirarla con qualche piccolo dono, poi tenta d’usarle violenza. Ma la piccola gli resiste decisamente e gli sfugge, eccitando sempre più le malvagie brame del giovane, che giunge al punto di minacciarla. In un giorno di luglio, nell’ora più calda, mentre tutti sono fuori a lavorare, Alessandro obbliga Maria ad entrare in casa ed accecato dall’ira per la ferma resistenza della fanciulla, la colpisce replicatamente con un punteruolo. Trasportata all’ospedale, la poveretta muore dopo atroci sofferenze sopportate con ferma fede e dopo aver perdonato al suo assassino.
La vicenda terrena di Maria Goretti è raccontata con grande semplicità, verità e potenza. Efficace e piena di poesia la riproduzione dell’ambiente naturale, ottima l’interpretazione.
Il film esalta la virtù e la fede eroica di una fanciulla, che la Chiesa ha proclamato Beata. La vicenda, nettamente positiva, come tendenza, comprende situazioni scabrose, ma l’atmosfera di umana e religiosa poesia e la tragica sublimità della chiusa valgono a neutralizzarle. La visione è ammessa, in sala pubblica, per tutti, eccettuati i giovanissimi.
Trama
La povera famiglia di Luigi Goretti, bracciante agricolo, dopo molto tempo trova finalmente alloggio e lavoro nel casolare abitato dai ricchi coloni Serenelli, padre e figlio, anche se in una malsana zona paludosa, vicino a Nettuno.
In particolare il giovane e instabile Alessandro Serenelli è preso da una passione morbosa per la figlia maggiore di Luigi, Maria: infatti, dapprima cerca di attrarla con qualche gentilezza, poi tentando di usarle violenza e, respinto dalla ragazza, giunge al punto di minacciarla.
Reperibilità
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