Il SACI Toscana APS è l’evoluzione dell’ANCCI Toscana allor quando, nel 2019, l’ANCCI nazionale ha deciso di dismettere le rappresentanze regionali.
L’ANCCI , in Toscana, assisteva circa 20 circoli ed il consiglio regionale ha ritenuto di mantenere questa struttura di servizio nello spirito della nota pastorale della CEI (n.33 del 25 marzo 1999) secondo la quale si attribuiva all’ACEC l’assistenza delle sale della comunità intese non solo come sale cinematografiche bensì come ambienti delle strutture ecclesiali in cui si fa catechesi e pastorale utilizzando gli strumenti della comunicazione sociale.
Il questa occasione, l’associazione ha specificato le proprie finalità formulandole anche secondo quanto previsto dalla legge sul TERZO SETTORE n.220 del 2017 . L’associazione è iscritta dal 2012 al registro noprofit della città metropolitana di Firenze in attesa di essere trasferita al venturo RUNTS .
Il SACI Toscana, a differenza di quanto previsto nel precedente statuto, offre la propria assistenza a qualsiasi associazione culturale operante in ambito ecclesiale con gli strumenti della comunicazione di massa.
Le finalità in statuto sono le seguenti:
L’associazione è apartitica, non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, secondo quanto previsto dal Codice del terzo settore D.L. 220/2017 art. 5 comma i) mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati:
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- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
- attività culturali di interesse sociale con finalità educativa.
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L’associazione si propone in particolare:
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- di svolgere attività di educazione ai linguaggi audiovisivi e di promozione della cultura cinematografica attraverso proiezioni, dibattiti, conferenze, corsi, pubblicazioni e iniziative di formazione del pubblico riferite particolarmente al mondo giovanile ed alle istituzioni scolastiche.
- di tutelare in ogni ambito gli interessi degli associati.
- di predisporre per i propri associati servizi di consulenza ed assistenza pastorale, culturale giuridica, fiscale e tecnico-organizzativa.
- di rappresentare i propri soci presso istituzioni civili ed ecclesiali, enti pubblici e privati così come in accordi commerciali volti a costituire beneficio ai propri associati.
- di assumere la rappresentanza territoriale di enti o associazioni con finalità simili, anche non totale ma per settori specifici previo accordo tra le parti.
- di promuovere e favorire ogni intesa diretta a regolare i rapporti con gli enti della Pubblica Amministrazione, con le scuole e con altri enti ecclesiali e civili pubblici e privati operanti in settori di interesse dell’associazione.
- di promuovere la costituzione di nuovi circoli culturali e cinematografici.
- di collaborare con organizzazioni territoriali e nazionali quali associazioni nazionali di cultura cinematografica, associazioni del tempo libero e reti culturali, al fine di realizzare progetti culturali ed assistenziali di interesse comune.
- di interessarsi al rapporto tra i ragazzi ed il cinema in collaborazione con le istituzioni scolastiche ed ecclesiali realizzando specifiche iniziative che abbiano come centro di interesse la personalità del ragazzo. Per le attività operanti in questo settore l’associazione può utilizzare il nome “Ragazzi & Cinema” e l’acronimo “R&C”.
- di svolgere, anche per conto degli associati o parte di essi, attività sussidiarie e meramente strumentali per il conseguimento delle finalità istituzionali, tra le altre, attività didattiche, editoriali, acquisizione e distribuzione di film su qualsiasi supporto tecnologico, gestione di sale cinematografiche e video
Art. 4
ATTIVITA’ SECONDARIE E RACCOLTA FONDI
L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale. La loro individuazione sarà successivamente operata da parte dell’Organo di amministrazione.
L’associazione si propone inoltre come struttura di servizi per associazioni, categorie e centri che perseguono finalità che coincidano con gli scopi dell’associazione medesima.
L’associazione potrà compiere ogni altra attività che sia, in maniera diretta o indiretta, attinente agli scopi sociali e/o utile al raggiungimento degli stessi.
I Soci del SACI Toscana APS sono altresì soci della collegata SAS ACEC Toscana per quanto pertiene le operazioni fiscalmente rilevanti.