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I CROODS

di Kirk De Micco, Chris Sanders

Dreamworks Pictures

(The Croods) REGIA: Kirk De Micco, Chris Sanders. SCENEGGIATURA: Kirk De Micco, Chris Sanders. MONTAGGIO: Darren T. Holmes, Eric Dapkewicz (Formato: Cinemascope/Colore- 3D). MUSICA: Alan Silvestri. PRODUZIONE: Dreamworks Animation. DISTRIBUZIONE: Fox. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: USA. ANNO: 2013. DURATA: 90’. – (Junior Cinema: Baby)

Arriva in sala il nuovo film d’animazione Dreamworks: le strampalate avventure di una famiglia preistorica. Una commedia avventurosa che ci porta indietro ad un’epoca a noi sconosciuta, il ‘Croodaceus’, quando la natura si stava ancora formando del tutto ed era tutto ricco di creature mai viste e paesaggi incontaminati. Sopravvivere in un mondo vulcanico è già duro di per se, ma il cavernicolo Grug ottiene un brusco risveglio quando un terremoto lo costringe a lasciarsi alle spalle il mondo che conosceva. Prende quindi la sia famiglia e parte alla ricerca di una nuova casa. Tutto si complica quando sulla strada incontrano Guy, giovane nomade che fa immediatamente innamorare di sé la figlia maggiore Eep… Inizialmente noto con il titolo di lavorazione ‘Croods Awakening’, il film avrebbe dovuto essere prodotto dalla Aardman Animations (la stessa di “Wallace & Gromit”), che voleva però farne una pellicola in stop motion. La Dreamworks è subentrata nel lontano 2007, acquisendone i diritti e affidando la regia in prima battuta a Chris Sanders, già noto per “Lilo & Stitch”, ed affiancandogli Kirk de Micco. Nel creare alcuni personaggi i registi si sono ispirati agli animali: Grug ha le movenze di un gorilla, Eep è chiaramente un gatto, Sandy un piccolo terrier e Gran un coccodrillo. “E’ un film che parla della paura dei cambiamenti – dichiarano Sanders e De Micco – di qualsiasi tipo essi siano. Qui ci concentriamo in particolare sulla paura di un padre che vede crescere i propri figli e non è ancora pronto a vedergli fare delle scelte da soli”. Gli ultimi film Dreamworks sembrano esprimere il desiderio di un rinnovamento: il peso e lo spazio conferito a quelle che sono sempre state le caratteristiche tipiche dei loro prodotti, ovvero un’azione sostenuta e continue gag, spesso concepite per mascherare una struttura narrativa talora debole, vengono ad essere ridotti. In lavori come “Dragon Trainer” e “Le 5 leggende” questi elementi sono ridimensionati in favore di una rivalutazione del personaggio, della necessità di una sua caratterizzazione e, soprattutto, di uno spostamento d’attenzione dalla comicità fine a sé stessa a racconti più stratificati, caratterizzati da frequenti variazioni di tono e atmosfera. Una crescente consapevolezza, insomma, dell’importanza che ha il “carattere” nello stabilire un contatto empatico con il pubblico e raccontare una storia che possa funzionare su più livelli. Partendo da queste premesse, The Croods sembra proseguire in maniera coerente quest’evoluzione e, anzi, rappresentarne un ulteriore passo in avanti. E’ molto interessante l’importanza che il movimento assume all’interno del film: le corse instancabili, il furore degli animali predatori, le scimmie, il volteggio degli uccelli e il vibrare del fuoco stesso sembrano tutti concepiti come danze, un insieme armonico di elementi che si alternano, si concatenano l’un l’altro e, per una volta, non fungono solo da mero pretesto allo svilupparsi dell’azione, ma hanno un legame profondo con i personaggi e il contesto che raccontano. Ci si sente avvolti da un turbine di colori, movimenti e rumori che vengono orchestrati in maniera ineccepibile e avvicinano emotivamente lo spettatore ai personaggi, riuscendo ad instaurare un rapporto di empatia.

* La storia di una famiglia di cavernicoli che entra a contatto con un mondo in continuo mutamento e con l’idea stessa di progresso, ci viene raccontata come un piccolo affresco corale, in cui ogni personaggio ha un suo peso e caratterizza il gruppo familiare. In particolare, il rapporto padre-figlia si pone con prepotenza al centro della scena, grazie ad una scrittura che evita di cadere nella tipizzazione e offre momenti di sincera partecipazione emotiva. E’ soddisfacente poter dire che sono la freschezza e la autenticità il punto di forza del film, la capacità di far scaturire un’emozione, accennando piuttosto che descrivendo e riuscendo così a valorizzare piccoli frammenti di intimità che, in un contesto caratterizzato dal dinamismo e dalla fluidità dell’azione, risaltano con forza. Il film è adatto alla visione familiare. I più piccoli, accompagnati dai genitori, potranno avere risposte sulle domande che sorgono dal racconto: cos’è la preistoria e perché i personaggi affrontano problemi molto diversi dai nostri.

 

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