THE AMAZING SPIDER-MAN 2
IL POTERE DI ELECTRO
di Marc Webb
Arriva nelle sale italiane in uno splendido 3D, dopo lo strabiliante successo del capitolo precedente che re-inaugurava una saga intramontabile. Identici gli attori protagonisti: Andrew Garfield in classica tuta rosso-blu ed Emma Stone, la bionda e determinata Gwen, sua moglie nella vita. Per questo Marc Webb, regista di entrambi gli episodi, a Roma con tutto il cast, ci tiene a sottolineare la chimica speciale nata tra loro sul set e lo spazio ampio dato alla complessa, non facile storia d’amore. «Questa è proprio la cosa bella da vedere nel film – confessa Webb – in cui contano gli affetti più che i superpoteri». «La sceneggiatura dava spazio a questo rapporto – conferma Emma Stone – ricco e sfaccettato, dove speranza e tragedia si confondono». «È la ragione – precisa Garfield – per cui tengo più al mio fisico umano, anche se sono costretto a volare per tutta New York, la città più affollata e solitaria del mondo». Spider-Man deve affrontare il male e ne esce, ancora una volta, trasformato. Il male è Electro, un fosforescente Jamie Foxx, cui si aggiungono Rhino (Paul Giamatti) e Harry Osborne-Goblin (Dane DeHaan), personaggi che faranno parte dei Sinistri Sei, i nemici del prossimo, sicuro capitolo, perché gli ingredienti del successo devono rinnovarsi di volta in volta. «Spider-Man conquista il pubblico di tutto il mondo – spiega il regista – perché non è un milionario o un alieno, ma un ragazzino come tanti che deve pagare l’affitto, ha problemi con la fidanzata, con la zia, è distratto. Tutti s’identificano in lui, al di là della maschera che indossa». Per questo Jamie Foxx del tour promozionale che l’ha portato in giro per il mondo, ricorda soprattutto i bambini: «Centinaia, di ogni nazionalità e colore, dai due ai cinque anni, felici di indossare il loro costume di Spider-Man. Questo è il suo vero potere».
*La virtù di Gwen è la speranza; la missione di Peter, che ricambia il suo amore, è la giustizia. Lei, però, è molto chiara, quando si tratta di distinguere tra un uomo e un supereroe: «Tu sei Spider Man, ma io amo Peter Parker». Avere una doppia identità non è facile, ma quella umana ha la meglio nell’ultimo episodio del più famoso eroe della Marvel: l’Uomo Ragno. Il film, pur nella fantasmagoria degli effetti speciali, non rinuncia a presentare problematiche reali e le affronta in modo positivo, mettendo in mostra gli aspetti più umani dei vari personaggi.