Elysium
Quanti ritengono che il genere fantascientifico sia secondario nella produzione cinematografica attuale , provi a considerare il numero di film usciti nella scorsa stagione. Su questo filone si innesta Elysium di Neill Blomkamp già noto al pubblico delle sale con il precedente District 9. Il tema del film è quello eterno di un mondo ormai giunto all’esaurimento delle proprie risorse dove i ricchi trovano il modo di proteggersi e difendere il loro potere a danno di una massa costretta a lavorare ma a cui è negato ogni elementare diritto compreso quello primario della salute.
La vicenda ovviamente include l’eroe che lotta e si sacrifica per dare ai disperati un futuro più giusto; ci sono i robot e le astronavi , ci sono macchine che rigenerano il corpo umano, ci sono traditori e storie di innamorati compreso una bambina che ha bisogno di aiuto per salvarsi.
Siamo,insomma,di fronte ad un film che non si discosta assolutamente dai canoni stereotipati del genere nulla apportando di nuovo e di interessante,ma senza essere troppo esigenti; il film si sviluppa con sufficiente ritmo – soprattutto nella parte finale – e può essere gradito a chi non chiede altro che vedere un po’ di azione in un ambiente fantastico.
Nota positiva e merito va dato allo scenografo che ha ben ricostruito una Los Angeles del 2154 molto vicina ai paesaggi esistenti in “Wall E” – come è stato detto – ed originale la trovata di far parlare in spagnolo ed inglese i personaggi del ‘mondo povero’: situazione non molto estranea a quella realmente esistente: espediente questo che obbliga l’uso dei sottotitoli non sempre gradevoli.
Ultima nota: il film è stato ben accolto dal pubblico a due settimane dall’uscita è 9° nel box office italiano.