LA BELLA E LA BESTIA
di Christophe Gans
All’inizio dell’ottocento, in seguito al naufragio delle sue navi, un mercante perde tutti i suoi averi ed è costretto a ritirarsi in campagna con i suoi sei figli. Tra di loro c’è Belle, la più giovane delle sue figlie e anche la più bella. Di ritorno da un viaggio massacrante, il commerciante scopre il magico regno della Bestia, che lo condanna a morte per avergli rubato una rosa. Per salvare la vita del padre e garantire un futuro ai suoi fratelli Belle decide di presentarsi al castello al posto del padre. Qui scopre che nessuno vuole ucciderla, e qui la attende una vita strana, dove si mescolano momenti di magia, gioia e malinconia. Ogni sera all’ora di cena la Bella e la Bestia si incontrano e cominciano timidamente a scoprirsi, a controllarsi a vicenda. Dalla paura e diffidenza iniziale, Belle comincia a provare tenerezza verso la Bestia, sempre più decisa a scoprirne i misteri che lo circondano. Una volta scesa la notte, i sogni le rivelano alcuni frammenti del suo passato. Una storia tragica, che le dice che questo essere solitario e feroce era una volta un grande principe. Armata di coraggio, lottando contro molti pericoli e soprattutto aprendo il suo cuore, Belle è determinata a liberare la Bestia dalla sua maledizione. Tredici anni dopo aver realizzato il fanta-horror “Il patto coi lupi”, il regista francese Christophe Gans affronta ancora una volta una storia popolare con al centro delle bestie fantastiche. Questa nona trasposizione della celebre favola prende le distanze da tutte le precedenti versioni. Gans ha dichiarato di essersi ispirato visivamente all’universo fantastico del genio dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, poiché secondo lui le sue opere incarnano l’aspetto più autentico delle favole. Anche sull’approccio alla storia Gans si distacca dalle atmosfere precedenti, per riscoprire le origini della favola, per fare del suo film il primo adattamento del testo originale. Il film, infatti, è tratto direttamente dal racconto pubblicato nel 1740 da Madame de Villeneuve. Una vera e propria sfida per Gans, il cui talento per il fantastico è unanimamente riconosciuto. Con La Bella e la Bestia Gans non solo ha realizzato qualcosa di nuovo ma anche di visivamente più emozionante, in grado di reggere il confronto con le precedenti realizzazioni.
*Il film mantiene il tono di favola e presenta una costruzione visiva molto curata e ricca. La storia è ben narrata e realizzata, adatta forse più ad un pubblico di adolescenti che di ragazzi più piccoli, proprio perché i primi possono meglio apprezzare gli aspetti formali e tematici che il regista mette in evidenza.