WONDER
di Stephen Chbosky
L’omonimo libro di R.J. Palacio in poco tempo è diventato un caso letterario in tutto il mondo, un esempio concreto e cartaceo dell’assunto “mai giudicare un libro dalla copertina”, né un bambino dal suo aspetto. L’adattamento cinematografico di Wonder vede il giovane Jacob Trembley nel ruolo del protagonista August “Auggie” Pullman, bambino affetto dalla Sindrome di Treacher Collins, in procinto di frequentare la scuola in un istituto pubblico locale. Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che August si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. Nonostante le preoccupazioni di mamma Isabel e papà Nate, sostiene gli sguardi curiosi e diffidenti dei compagni con fierezza e dignità, facendo il suo ingresso nella scuola pubblica come un astronauta deciso a piantare la sua bandiera in un mondo distante e inesplorato. Mentre la famiglia, i nuovi compagni di classe e tutti quelli intorno a lui si sforzano per accettarlo, lo straordinario viaggio di Auggie li unirà tutti dimostrando che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti… Wonder, che in italiano significa “meraviglia”, è l’adattamento dell’omonimo romanzo per ragazzi pubblicato nel 2012 e scritto da Raquel Jaramillo con lo pseudonimo di R.J. Palacio. Vincitore di diversi premi, ha venduto finora oltre due milioni di copie, è stato inserito nella lista dei best-seller del New York Times e ha dato luogo a uno spin-off e a una sorta di “libro compagno” contenente tre storie che raccontano “Auggie” e la sua famiglia da tre diversi punti di vista. A ispirare all’autrice la vicenda di un ragazzino con la sindrome di Treacher Collins che comincia a frequentare la scuola dopo quattro anni di istruzione a casa è stato un fatto realmente accaduto. il personaggio di August Pullman, che ha conquistato a tal punto lettori di ogni età da spingerli a scrivere canzoni e poesie per lui e perfino a celebrare il suo compleanno. Di lì a poco la Lionsgate ha deciso di portare il romanzo al cinema, affidando la regia a Stephen Chbosky, autore di quel “Noi siamo infinito” che nel 2012 è diventato l’omonimo film da lui stesso sceneggiato e diretto. Il primo interprete scelto per Wonder è stato Jacob Tremblay, che qualcuno ricorderà come il figlio di Brie Larson in “Room”. Anche se giovanissimo, l’attore ha fatto la sua buona “ricerca sul campo”, andando a trovare e stringendo amicizia con alcuni bambini con la Sindrome di Treacher Collins. Per lui la sfida più difficile è stata però sottoporsi a interminabili sedute di trucco. Dopo Tremblay sono arrivati Julia Roberts e Owen Wilson, che non avevano mai recitato insieme. Profondamente toccata dal film, la prima è scoppiata in lacrime durante una scena ad alto tasso emotivo e, puntualmente, è stata immortalata dai fotografi. Gli scatti hanno fatto il giro del mondo. Della Roberts e di Tremblay, Chbosky ha detto: “Julia e Jacob non sono solamente attori fantastici, sono persone fantastiche, normalissime eppure davvero speciali. Una delle cose più belle di Wonder è che abbiamo scelto gli attori sia in base al loro talento che per la loro umanità”.
* Si tratta di un film diretto e interpretato con grande partecipazione ed umanità, ricco di spunti di riflessione per adulti e ragazzi, un racconto che prende e commuove proprio perché mantenuto nei binari di un realismo che non sfocia mai nel patetico.