Come la maggior parte delle associazioni, anche la nostra distribuisce ai circoli associati, tessere da consegnare ai partecipanti per le proprie attività ; ovviamente ogni associazione può utilizzare proprie tessere purchè abbiano determinate caratteristiche. Quelle che distribuiamo – quest’anno aggiornate a nuove funzionalità – sono utilizzabili nella maggior parte dei casi.
Innanzitutto diciamo che esiste una diversa operatività fra circoli operanti quali ETS – ENTI del TERZO SETTORE – e le storiche associazioni no-profit : questa differenza sarà ancora più marcata nel momento in cui entrerà in vigore il RUNTS (registro unico nazionale del Terzo Settore) poiché, come previsto dall’articolo 89 punto 4) del decreto legislativo 117/2017 – legge istitutiva del Terzo settore – verrà a decadere la copertura di non fiscalità per le attività delle associazioni no-profit attualmente prevista nell’articolo n. 148 comma c) del TUIR.
Su questo punto si sono spesi barili di inchiostro fra i sostenitori della indifferibilità dell’attivazione della norma (dichiarata anche dalla stessa Agenzia delle Entrate) e coloro , quali le associazioni di categoria dei commercialisti che sono convinte che si troverà “una toppa” per salvare capra e cavoli : all’italiana.
Il punto più debole della legge sul Terzo Settore è però la non completa emissione dei decreti attuativi e la mancanza del passaggio in commissione finanziaria a Strasburgo per l’OK Europeo.
A prescindere da tutto questo , le parti della legge che non sono soggette a decreti di attuazione sono già esecutive: fra queste ci interessa l’art. 35 dove si definiscono le specifiche delle APS , cioè delle associazioni di promozione sociale .
Le APS (associazione di promozione sociale) sono la configurazione più consona per la maggior parte delle associazioni no-profit attualmente operanti. In questo articolo esiste una affermazione importantissima in quanto definisce fruitori delle attività associative anche i “terzi”.
Non apriamo qui una disquisizione su chi sono “i terzi” ma sottolineiamo la differenza con quanto previsto attualmente per le associazione no-profit che devono riservare gratuitamente le proprie attività esclusivamente ai soci muniti di tessera.
Anche se esistono diversità di applicazione a seconda dei contesti , questa specifica determina una differenza abissale fra i due tipi di associazioni, in particolare, nella gestione finanziaria delle attività: le associazioni non APS non potranno chiedere compensi economici per quanto offerto mentre le altre lo potranno fare nell’ambito del recupero delle spese di realizzazione.
Se questi principi sono sufficientemente chiari,non lo è la loro applicazione nei rapporti con la SIAE nel caso di attività in cui si fa uso di prodotti coperti da diritto di autore.
E’ il caso di proiezioni cinematografiche: le attività culturali che prevedono proiezioni di film sono soggette alla tassazione di 1,9% degli introiti incassati dai partecipanti allo specifico evento; se invece si dichiara che le attività hanno carattere gratuito si incorre in una tassazione di circa 25€ per max 100 partecipanti + spese di segreteria.
Ora , si comprende bene come le APS possono operare dichiarando alla SIAE gli introiti derivanti dall’attività riservata sia ai propri soci che ai “terzi” partecipanti mentre il problema si pone per la vecchia tipologia di associazioni in quanto le associazioni che decidono di permanere nella vecchia configurazione dovrebbero effettuare attività solamente gratuite e destinate esclusivamente ai propri soci per non incorrere nel carattere di “commercialità” già attualmente previsto dalle normative dell’Agenzia delle entrate.
Nella maggior parte dei casi questa problematica è stata risolta con il buon senso sia da parte degli agenti SIAE che delle associazioni di categoria dei circoli.
Veniamo ora alla presentazione delle “tessere” che SACI Toscana mette a disposizione dei propri soci.
Per qualsiasi ulteriori informazioni rivolgersi ai contatti in questo sito.