TURBO
di David Soren
(Turbo) REGIA: David Soren. SCENEGGIATURA: David Soren, Darren Lemke, Robert Siegel (Formato: Cinemascope/Colore- 3D). MUSICA: Henry Jackman. PRODUZIONE: Lisa Stewart, Susan Slagle Rogers- Dreamworks Animation. DISTRIBUZIONE: Fox. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: USA. ANNO: 2013. DURATA: 90’. – (Junior Cinema: Baby)
Emarginato nella piccola comunità delle lumache, Turbo ambisce a vivere ad alta velocità e ha come unico obiettivo quello di gareggiare nella corsa più importante del mondo, la 500 miglia di Indianapolis. Per inseguire il proprio sogno, Turbo si mette in viaggio, viene sbalzato da un cavalcavia dell’autostrada, cade nel cofano di un’auto sportiva e da lì finisce nella valvola di aspirazione. Come consegeunza di questo singolare incidente, Turbo acquista il dono di una velocità incredibile. Questo da solo però non basta. Un’altra occasione fortunata capita nell’incontro con Tito e Angelo, proprietari di una rivendita di taco. Tito otganizza una gara di velocità per lumache. Turbo conosce così le Lumache da Corsa e crea il suo Team alla volta di Indianapolis. Ammesso in gara, Turbo incontra Guy Gagnè pilota francese che da anni domina la gara e anche stavolta è sicuro di vincere facilmente. Solo all’ultimo Gagné capisce di avere di fronte un avversario vero, anche se con le dimensioni della lumaca…. Dai realizzatori di “Madagascar” e “Kung Fu Panda” arriva una nuova commedia animata ad alta velocità che segue la vicenda di una lumaca super-perdente che riesce ad ingranare la quinta. Mentre abbiamo modo di vedere Turbo sguazzare tra pneumatici fumanti e passare sotto bolidi sfreccianti, ma anche impegnato a rintanarsi per poi rotolarsi, non sono certo occasioni di divertimento particolarmente indirizzate agli spettatori più piccoli a risultare assenti nel corso della oltre ora e mezza di visione. Tra cornacchie gracchianti e pericolo rappresentato, tra l’altro, da un tagliaerbe in agguato, non manca il timore da parte del protagonista di finire schiacciato; man mano che il 3D, una volta tanto, oltre a non risultare disprezzabile non sembra penalizzare affatto la varietà cromatica che caratterizza la simpatica comunità di coloratissime lumache. Per il resto, provvede una ricca colonna sonora spaziante da “Jump around” degli House of pain a “We are the champions” dei Queen ad accompagnare questo cartoon a tutta velocità.
* Il regista Soren ha avuto l’idea di “Turbo” quasi dieci anni fa, e ne aveva parlato con il management della Dreamworks. “L’abbinamento fra la lentezza (le lumache) e la velocità (la passione per le corse) è stato il catalizzatore che mi ha portato a creare la trama: una lumaca che sogna di conquistare la gloria con le corse”. Così dice il regista, a conferma di quel contrasto lentezza/velocità che diventa da subito la spinta narrativa giusta. Merito della sceneggiatura è quello di non far mai pesare la ‘differenza’, di non far sentire il ridicolo di un confronto impossibile. Se il gioco tiene è perché alla spalle c’è l’immaginario forte e consolidato di un cinema americano che nella mitologia del ‘perdente’ crea le premesse per rivalsa, riscatto, rivincita. Non esiste la sconfitta, esiste per tutti la possibilità di vincere; importante è crederci. La frase più volte citata nel film “nessun sogno è troppo grande, nessun sognatore troppo piccolo” non vale solo a livello sportivo dove può essere usata come un’importante spunto educativo, ma ha anche una valenza generale, da applicare nella vita. Spigliato, brillante, semplice e coinvolgente, il film scorre rapido e simpatico e risulta una valida proposta per bambini, ragazzi e famiglie.